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Immagine del redattoreStefania Sedini

QUALCOSA

Oggi mi è tornato tra le mani questo libro, un libro che tutti dovrebbero leggere.

Una fiaba per adulti, una storia su quanto Troppo, Niente, Noia e Amore giochino un ruolo fondamentale nella nostra vita. Su quanto a volte, la tanto odiata e pesante Noia, permetta di mettere da parte il Troppo dando spazio al Niente, alla possibilità e all’amore.


Sono degli scambi, delle parole che oggi, con tutto ciò che è accaduto e sta accadendo, acquistano un colore diverso, un peso e un significato nuovo.


“E chi saresti tu?” chiede Qualcosa di Troppo

“Io? ma se mi stavi chiamando, Chi saresti tu, invece, che ti sei permessa di disturbare la cosa importantissima che non stavo facendo?”

“Come si fa a NON fare una cosa importantissima?”

“ Io lo faccio in continuazione. Ogni giorno NON faccio mille e mille cose importantissime. Perchè, tu no?”


In questo periodo la noia per molti è stata una compagna, amata e odiata, a volte ci ha messo di fronte alla fatica di stare in lei e altre invece ci ha stimolato, ha aperto spazi che neanche pensavamo avere. Per alcuni sentire niente e noia ha portato a sentire anche un vuoto, quel vuoto che fa male e che spesso cerchiamo di riempire con tutte, troppe cose.

“ Sopporta il buco: quando succedono cose troppo brutte ci mettiamo un po’ ad accettarle, tanto che all’inizio non ci sembrano nemmeno vere. E, mentre la testa prende tempo per capirle, il cuore ci diventa un pezzo di groviera. Quindi non lo odiare il tuo buco, accarezzalo ogni tanto, ma non ti ci affezionare troppo. Altrimenti non passerà mai. Se lascerai stare il buco e lo accetterai senza tanti starnazzi, vedrai che entro un anno si restringerà da solo e diventerà addirittura qualcosa di prezioso da avere dentro di te”






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